mercoledì 11 maggio 2011

La siccità

Dopo un inverno piovoso ecco che da noi in Toscana è arrivata la siccità. Il terreno lavato dalle piogge invernali e pestato per il raccolto delle ulive e dopo per la potatura è indurito e la zappa non penetra nel terreno.Che fare? niente. Un tempo si scoprivano le madonne, si invocavano per far piovere i vari santi locali ma ora? Chi ha il coraggio di dire una preghiera a un santo trascurato da anni? come fà quello dopo anni di inattività a dosare la pioggia? O ne manda poca ho truppa. Quì viene un altro problema. Quanti beati e santi che hanno miracolato zone agricole ora in disuso sono rimasti inattivi? Alla disoccupazione degli uomini va aggiunta anche quella dei santi e beati? Che mondaccio è questo un si può più nemmeno pregare con regolarità.

2 commenti:

mark ha detto...

Forse le preghiere viaggiano lentamente, con una mail potrebbe andar meglio.
Bellissomo pensiero indipendentemente dal crederci o meno.
Saluti

viola ha detto...

Ciao, quando ero piccola, ad inizio estate si svolgevano per tre mattine, tre processioni. Si partiva, prestissimo, dalla chiesa parrocchiale e si andava verso la campagna, ogni mattina in una direzione diversa. Si pregavani i Santi e la Madonna per avere un buon raccolto, per scongiurare la grandine.. Ero sempre piena di sonno, perchè erano le 6 - 6.30, ma ci andavo comunque. Una via di mezzo tra la fede e il folclore. Ciao Maresco!