Dopo due albe non viste, ero ospite di mio figlio im città, eccomi di nuovo seduto al compiuter, ma ogni tanto vedo l'avvicinarsi del giorno fra i rami dei pini e sento il canto dei tanti uccelli che approfittano del fresco mattino per procorarsi il cibo cantando. Poi, piu tardi nella vicina strada comincerà il caotico rumore di auto in salita per portare frettolosamente i figli a scuola. All'ordine di libere leggi imposte dalla natura, arriverà il caotico disodine dell'uomo che più fa leggi e regole più fà confusione. Se guardiamo le facce assonnate e scure che si avviano a scuola o al lavoro vediamo come siamo ridotti.
Ieri mattina per andare alla stazione abbiamo attraversato a piedi Bologna, e ho visto il caotico rincorrersi della gente per andare al lavoro. Non cantava nessuno, facce da patibolo, eppure andavano a procurarsi -il cibo, o poco più, magari coltivare il sogno di tornare a vivere in campagna,quella campagna amara che i loro nonni hanno dovuto abbandonare per fuggire alla miseria imposta da pochi podroni. Ecco il giorno pieno, forza Maresco, è ora che tu spenga il compiuter e tu cominci a fare qualcosa.......
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