giovedì 22 marzo 2012

LA MACCHINA DELL'ACLI memorie

Era il 1951 e a turbare ulteriolmente il clima mezzadrile contribuì L'acli, che per motivi di rottura e per potere portare voti alla d.c. comprò un trattore e una trebbiatrice,proponendosi ad agrari per la trebbiatura del grano. Al mezzadro non ne veniva niente, gli sconti li facevano agli agrari. A decidere chi doveva trebbiare spettava all'agrario, quindi il mezzadro non poteva opporsi, ma per la trebbiatura occorreva molte persone e i mezzadri si aiutavano a vicenda.Quando contro la volontà del contadino arrivò sulla prima aia la trebbiatrice delle acli nessuno volle aiutarlo, allora la provocazione arrivò fino a reclutare gente per sostituire i contadini. Arrivarono sulle aie i Carabinieri, si disse per proteggere chi voleva lavorare ma in realtà si voleva intimidire.
Non la faccio lunga, anche sulla mia aia arrivarono i carabinieri e un manipolo di sagrestani reclutati in tutta la valle. Tre eravamo i contadini su quell'aia e tre furono i giorni che fummo presidiati da due carabinieri seduti al fresco del gelso e riportati in caserma del padrone. Tutto tranquillo finì la trebbiatura sulla mia aia e ricominciò su un'altra.
Dopo mesi il padrone ci rimise le spese per la trebbia e per la manodopera, una cifra enorme, l'avvocato della cgil ci consigliò di non pagare.... Nel frattempo la falsa coop delle agli fallì e delle spese per la trebbiatura non ne vedemmo più. Rimane sempre il mio decennale dubbio e riserva quando si tratta di moderati cattolici e delle loro fregature.

1 commento:

patrizio spinelli ha detto...

Oh Maresco mezzadrile
tutto il mondo vescovile,
al contado e al contadino
glielo metton nel buchino
è per questo che ucci ucci
io applaudo il Carducci
mangiapreti assai famoso
e poeta baldanzoso
contro il mondo clericale
fece un inno demoniale...