sabato 17 marzo 2012

strade bianche




Ho cercato di renderle più note a chi scende di casa, va in ufficio, fabbrica, bar ma non sà come è bello camminare in spazi infiniti,sentire frusciare il passo su foglie o polvere, sentire appiccicarsi alle scarpe terra argillosa, vedere boschi, piagge, vigne, borghi, alzare il bavero o togliersi la giacca. Strade bianche non posso tradirvi, ritornerò a percorrervi fino in fondo, non devierò per sagre o mercatini, là è il mio mondo e là resterò.

3 commenti:

patrizio spinelli ha detto...

Commento, con una strofa, tratta dall ' ode 5maggio
di Alessandro Manzoni, ma solo perchè c'è la metafora
della polvere.

[...]tutto ei provò: la gloria
maggior dopo il periglio,
la fuga e la vittoria,
la reggia e il tristo esiglio;
due volte nella polvere,
due volte sull'altar.

Unknown ha detto...

Condivido pienamente i tuoi pensieri. :) Ciao

Sara ha detto...

Maresco tu sei il cantore delle strade bianche! ce le hai fatte conoscere anche a noi!