venerdì 16 marzo 2012

Memorie: il dottor BENSI


Scolorita ma la targa di marmo è sempre lì alla porta di una villa che dall'esterno sembra abbandonata. Si nel 1949 dopo molti mesi che mi portavo una febbretta tutti i pomeriggi e i diversi medici segnavano cure costose, mia madre molte volte vendeva uova e polli per permettermi la cura, di soldi ne vedevamo pochi.Iniezioni e riposo, sentenziavano,ma tutti i pomeriggimi controllavo la temperatura 37, 3- 37 ,4- I miei erano disperati, dovrà questo ragazzo, quando guarisce cercare un lavoro di meno fatica....
Un giorno mia madre mi disse: lavati bene, era un lusso anche lavarsi in estate lassù a Montacuto,che ti porto dal dott. Bensi. E varcammo un pomeriggio proprio quel cancello all'inizio della Lama. Ecco, dopo una visita accurata che il dottor Benzi sentenziò: Questo ragazzo non ha niente, cresce troppo e questo è la causa di tutto. Le segno una cura ma mi raccomando deve fare una vita normale, lavorare, senza strapazzo ma deve essere attivo e la febbre non se la misuri più. Attenzione a cambiarsi quando suda, ma deve essere attivo. Al ritorno ero già sollevato, il mio vecchio amico Santi che ricordo sempre con affetto per avermi insegnato le cose più strambe del mondo mi disse: Te la darei io la cura: legarti le mani di dietro, comunque se proprio devi..... meno e più spesso.
Ieri sono passato e vedendo la targa mi sono commosso devo anche a quel medico se sono diventato una roccia!

3 commenti:

Costantino ha detto...

Ed è giusto ricordare.
Gli eroi veri sono quelli che si dedicano al prossimo,con la scienza e col cuore.

Soffio ha detto...

E per fortuna che non sei diventati cieco come si diceva allora ai giovani esuberanti

Sara ha detto...

Vedi che l'hai ricambiato con questo bel ricordo!