venerdì 26 agosto 2011
RADICI CONTADINE
Nel cammino per ore lungo i tanti sentieri che percorriamo nel silenzio e nella solitudine mantre osserviamo commentiamo quello che vediamo, l'argomento spazia su tante cose, per esempio su come abbiamo trasmesso ai figli il nostro vissuto. Ieri attraversando un secolare castagneto per ore, Chiara mi ha detto: avranno raccontato ai figli i tanti montanari tornati nella piana come si raccoglieva le castagne: le lunghe ore di cammino, gli aghi dei cardi conficcati nelle mani, fare quel sentiero con un mulo, poi nei metati dal soffitto basso ,il fumo, i temporali, le nebbie, pane raffermo o polenta con formaggio, la schiena indolenzita..... ma anche il sentir cantare, chiamarsi, spesso litigare per un confine ma vita vera, era li che si viveva era li nel paese che vivevamo, era li che avevamo le nostre radici.
Ho noi cosa abbiamo fatto per trasmettere il nostro giovanile vissuto se ci anno trovato altrove; tu commessa, io tagliatore di tomaie. lavori per fuggire alla miseria non per amore come prima in gioventù. Ma ai nostri figli come vivevamo lo abbiamo sempre raccontato, Sono, i nosti figli allo stesso livello di quelli che hanno trascurato di raccontare. Vedono il mondo nostro come un film, finito la pellicola si esce.
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3 commenti:
Dobbiamo essere come le radici di questo albero , per i figli e i nipoti. Voi sicuramente lo siete!
Maresco...ai figli. con l'esempio si racconta molto più di quel che pensi... e poi te ne accorgi quando crescono, e io spesso mi meraviglio... di quanto hanno assorbito, anche quando contestavano...
I nostri figli, non sono figli della pietra...e i sentimenti si tramandano...
Ma in troppi hanno trascurato di trasmettere gli insegnamenti morali che derivavano da quella dura vita! E le conseguenze, brutte, oggi si vedono tutte.
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