giovedì 8 settembre 2011

Il gatto e l'olio di ricino

Non riesco ad incominciare questo post, lo inizio, poi lo cancello, vorrei dire un sacco di cose, ma da dove? Troppa e la delusione dopo avere passato una lunga vita di lotte per strappare un briciolo di progresso, e un pezzetto alla volta,ma se ora guardo indietro vedo una enormità di conquiste da quando dovevamo portare le regalie al padrone, da quando lavoravamo in scantinati non areati col mastice che toglieva il respiro e ad alcuni purtroppo la vita. Ce ne è voluto per queste conquiste: Cinquanta è più di anni in scioperi, picchetti al freddo, manifestazioni con disagiati viaggi in pulman, tante volte tirando la cinghia dopo molti scioperi per strappare una briciola di benessere che ora messe assieme ci avevano dato dignità.
Ora con una spinta, giù tutto nel precipizio! C'è da risanare, c'è da impedire la bancarotta,i mercati, il commercio globale, la borsa che precipita. Ma allora che si fà? si subisce con mugugni e basta? Ma chi l'ha fatti i danni?
Giovani, ma vi svegliate? questi vi hanno riportato indietro e voi non ve ne accorgete? Scegliete il modo di lotta che credete ma lottate!
Diceva il grande Bertold Brecht: se avete da dare l'olio di ricino ad un gatto come si fà a darglelo senza farsi graffiare:semplice: gli si spalma sul culo, il gatto sentirà bruciare e si leccherà. Così stà accadendo ora a noi, non passiamo il tempo a leccarci il didietro,non facciamocelo spalmare!, lottiamo!

3 commenti:

patrizio spinelli ha detto...

Maresco, io sono piuttosto pessimista, riguardo alle lotte giovanili. Ti ricordi, un mese o due fa, cosa è successo a Londra? Furono messe a ferro e fuoco, alcuni sobborghi di emarginati londinesi, e la guerriglia poi si estese anche ad altre città inglesi. Cameron, il capo del governo di centrodestra, che era appena arrivato in vacanza nei dintorni di Arezzo, fu costretto a ripartire subito, perchè la situazione stava precipitando. Quella, che in un primo momento, pareva una rivolta sociale delle classi emarginate e dell' immigrazione, si scoprì ben presto, che la guerriglia era stata scatenata da frange di minorenni, che sicuramente con meno soldi in mano di prima, avevano assaltato negozi di scarpe ginniche e di rivenditori di telefonini, per farne razzìa. Ecco, vedi, per quali alti ideali lottano i giovani???
Certo, non si può dire che siano tutti dei delinquentucoli. Purtroppo, come ti dicevo qualche tempo fa, i giovani, non si sono fatti le ossa, per la lotta, perchè finchè trovano nonni e bisnonni, pronti a mettere mano al borsellino, come fanno a lottare???

Romano Scaramuzzino ha detto...

A riguardo la vedo male, purtroppo.

Buona domenica

maresco martini ha detto...

Io con l'età vado lontano e mi ricordo quando nel 44 al mio paese davano del vagabondi ai giovani che andavano volontari nell'esercito di liberazione, ora sono eroi. Fiducia ai giovani, solo loro possono cambiare le cose, a volte sbagliano ma il cambiamento è compito suo. Speriamo bene.