mercoledì 21 settembre 2011

Rudere


Passo vicino ai resti di questa casa, pochi muri seminascosti dalla vegetazione, perfino un fico è nato e cresciuto ai piedi del muro,intorno rovi;una viottola seminascosta dall'erba passa vicino, la disegna sono il passaggio occasionale di un trattore. Passo da lì dopo moltissimi anni, Allora c'era vita, prima di arrivare c'era il cane, legato a catena, che abbaiava, e galline che ruspavano nella concimaia o intorno al pagliaio; nelle spoglie piagge a secondo la stagione si seminava o si mieteva, voci gridate: vai gina, vai al solco, e sentivi cantare.... Passo davanti al rudere e mi confronto: chi di noi due è più rudere? Io che ho sognato mondi giusti senza padroni e senza guerre, ho anche lottato per queste mete. Cosa è rimasto dei nostri due destini: due ruderi e il peggio è quello che cammina: non ha più sogni.

4 commenti:

Ernest ha detto...

no tu che hai sognato non sei un rudere! I sogni sono speranza la speranza è nostra e nostro deve essere il sogno di un mondo normale!

Unknown ha detto...

no no no, ernest ha ragione. Chi sogna è vivo e guarda al futuro, quale rudere!!!

Ambra ha detto...

Hanno ragione. Non si può vivere senza sogni. Qualche volta la nebbia della disperazione li nasconde, ma ci sono e ritornano.

Costantino ha detto...

Il confronto vale anche per me;ma quello che hai postato è comunque un bel rudere,quantomeno,al centro di un bel paesaggio.