martedì 28 giugno 2011

La guerra alla campagna

Io stò dalla parte dell'anti Tav per un motivo semplice: Ci si sciacqua la bocca col dire che c'è bisogno che la campagna deve essere abitata, ripopolata per esigenze di controllo del territorio ed altri discorsi, poi se alcuni facendo sacrifici immensi restano nei borghi, nelle campagne dopo decine di sacrifici per viverci gli si impianta una discarica vicino e non può più vendere prodotti.Si costruisce una superstrada e zacchete il meglio terreno te lo espropriano per quattro soldi e quando ti arriva.....
Ci sono sempre motivi per ostacolare chi abita in campagna, le scuole vengono accorpate e i pochi alunni devono sottostare a trasporti estenuanti. Ora ci sono le scandalose chiusure di centinaia di uffici postali. Vivi in campagna se ci riesci!.
Se poi protesti botte. Non è cambiato molto da quando nel dopoguerra se chiedevamo qualcosa arrivavano i carabinieri sulle aie. Questo lungo mortificare le campagne quando finirà?

1 commento:

patrizio spinelli ha detto...

Maresco, la questione non essere pro o anti TAV. La questione, non è una delle solite piccinerie italiane. Qui, c'è da decidere se vogliamo o no essere tagliati fuori da un interconnessione con le grandi reti del trasporto europeo. Come al solito col il cuore opterei anch'io per essere dalla parte del no; poi con testa, penso che l' Italia già con i suoi irrisolvibili problemi del trasporto merci, che al 90% viaggiano su gomma, aggraverebbe ulteriormente questo triste primato, allora dico sì alla TAV. Questo ovviamente è la mia opinione, e non voglio affatto farti cambiare idea.